Pensioni: nessuna rivalutazione nel 2016
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha comunicato la
percentuale di perequazione delle pensioni erogate dal 1 gennaio 2016: è pari
allo 0,00%. Nessun rivalutazione, nessun aumento delle pensioni è ora previsto
dal 2016. Anzi i pensionati dovranno restituire lo 0,1% già incassato nel 2015.
Vediamo perché.
Le pensioni erogate dall'Inps dal 1 gennaio 2016 non saranno
rivalutate. Per l'anno prossimo non ci sarà nessun aumento dell'importo pensionistico
per effetto della consueta perequazione delle pensioni. Per la prima volta dopo
20 anni, non ci sarà nessuna rivalutazione delle pensioni.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha infatti
pubblicato il Decreto 19 novembre 2015, in Gazzetta Ufficiale del 1 dicembre
2015, con il quale ha comunicato che la percentuale provvisoria di variazione
per il calcolo della perequazione delle pensioni è pari allo 0,00%. Ciò
significa che le pensioni erogata da gennaio a dicembre 2016 saranno sostanzialmente
di importo identico a quelle del 2015. Nessun aumento automatico legato
all'aumento del costo della vita.
Il Ministero ha quindi stimato nello 0,00% la variazione
positiva degli ultimi 3 mesi dell'anno, calcolata sui primi 9 mesi del 2015. La
percentuale è provvisoria e quindi potrebbe subire modifiche. Va
considerato che negli ultimi 20 anni si è passati da una perequazione del 5,4%
del 1995 fino a scendere allo 0,00% dal 2016.
Proprio per la mancata perequazione ci sarà una conseguenza
negativa per i pensionati: dovranno restituire lo 0,1% in più incassato nel
2015. E ciò scatenerà non poche polemiche.
La rivalutazione delle pensioni, dall'altro lato, arriverà
con gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015 per coloro
che hanno una pensione superiore a 3 volte il trattamento minimo. Ma anche in
questo caso l'importo effettivamente erogato è ridotto rispetto a quello
realmente spettante.
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